18 Nov
18Nov

STUDIO LEGALE ARIELLO


Autovelox: come funziona la tolleranza per eccesso di velocità?

I dispositivi autovelox vengono utilizzati per rilevare la velocità dei veicoli, sia in modalità automatica che tramite l’impiego da parte delle forze dell’ordine. Quest’operazione di controllo, essenziale per garantire la sicurezza stradale, serve a sanzionare il superamento dei limiti e prevede l’erogazione di multe per eccesso di velocità. Allo stesso tempo però è prevista una soglia di tolleranza per l’autovelox, uno sconto sul valore misurato dovuto alla presenza di possibili errori strumentali.

I limiti di velocità in Italia

Nel nostro Paese la velocità massima consentita sulle strade è regolata dall’art. 142 del Codice della Strada, all’interno del quale sono indicati i valori da osservare in base alla categoria del tratto stradale. I limiti di velocità generici prevedono una soglia di:

  • 50 Km/h in città
  • 90 Km/h sulle strade extraurbane di tipo secondario
  • 110 Km/h su quelle extraurbane principali
  • 130 Km/h in autostrada

Naturalmente tali soglie sono soggette a variazioni ed eccezioni, ad esempio a causa delle condizioni atmosferiche, del manto stradale, per la presenza di lavori, edifici sensibili come scuole e ospedali, curve pericolose e in caso di tratti sperimentali. Si tratta comunque di limiti per i veicoli fino a 3,5 tonnellate, mentre i mezzi di stazza superiore o quelli speciali devono rispettare velocità differenti, in base al tipo di vettura e alla strada.

Inoltre è importante ricordare che esistono delle limitazioni aggiuntive per i neopatentati, ovvero tutte le persone che hanno ottenuto la patente di guida da meno di 3 anni. In questa situazione i limiti di velocità scendono a 100 Km/h in autostrada e 90 Km/h sulle strade extraurbane, rimanendo uguali in città. I gestori possono aumentare il limite in alcuni punti autostradali, arrivando fino a un massimo di 150 Km/h, purché siano rispettate le condizioni di sicurezza.

Qual è la tolleranza dell’autovelox?

Il rilevamento dei limiti di velocità viene eseguito attraverso apparecchi chiamati autovelox, che possono essere fissi o mobili, calcolando l’andatura dei veicoli in un punto specifico della strada oppure effettuando la media. In quest’ultimo caso si tratta dei nuovi Tutor, sistemi installati principalmente in autostrada, che realizzano misurazioni in diversi punti eseguendo il calcolo della velocità media tenuta dalla vettura in un percorso specifico.

Essendo macchine soggette a una certa percentuale di errore, il Codice della Strada prevede una tolleranza sulla velocità rilevata dagli autovelox, una riduzione del conteggio dovuto a un possibile difetto strumentale del dispositivo. In particolare, viene applicato uno sconto di 5 Km/h fino a 100 Km/h, mentre al di sopra di tale velocità la tolleranza è del 5% del valore eccedente. Oltre a ciò esiste anche un arrotondamento realizzato per difetto, quindi in presenza di decimali si opta per il numero intero più basso.

Tutti questi conteggi vengono effettuati automaticamente, dunque in caso d’infrazione all’interno del verbale è indicata già la velocità al netto delle tolleranze applicabili secondo la legge. Ad esempio, se il limite è di 130 Km/h e l’autovelox rileva una velocità di 150 Km/h, bisogna togliere 5 Km/h per i primi 100 Km/h, calcolando poi il 5% per i 50 Km/h successivi. Ciò significa che la velocità viene ridotta complessivamente di 7,5 Km/h, perciò l’infrazione viene applicata per un’andatura di 142,5 Km/h.

Multe per eccesso di velocità e punti patente

In caso di multa per eccesso di velocità, considerando lo sconto ricevuto per la tolleranza dell’autovelox, si rischia una sanzione da 41 a 168 euro, qualora il superamento sia di non più di 10 Km/h. Se tale soglia va da 10 a 40 Km/h oltre il limite consentito, la multa pecuniaria può andare da 168 a 674 euro, mentre per eccessi più elevati di 40 Km/h, ma inferiori a 60 Km/h, la sanzione è compresa tra 527 e 2.108 euro. Infine, oltre questa soglia l’ammenda parte da 821 euro, per arrivare fino a un massimo di 3.287 euro.

Ovviamente sono previste anche decurtazioni dei punti dalla patente, misura esclusa soltanto in caso di eccesso dei limiti di velocità entro 10 Km/h. Se il superamento è oltre tale valore, ma più basso di 40 Km/h, i punti sottratti sono 3, diventando 6 nell’intervallo compreso da 40 a 60 Km/h in più del permesso. La misura più grave riguarda invece una velocità superiore di oltre 60 Km/h il consentito, comportamento che se rilevato prevede la decurtazione di 10 punti e la sospensione diretta della patente, da un minimo di 6 mesi fino a un massimo di 1 anno.

Effettuando due volte questa infrazione in un periodo di 2 anni, il rischio è la revoca immediata dell’abilitazione, mentre ricevendo due infrazioni nella soglia 40-60 Km/h nello stesso lasso di tempo la pena è la sospensione della patente da 8 a 18 mesi. Non esiste una tolleranza in questo caso, tuttavia è possibile ottenere uno sconto sull’importo della multa, pagando fino al 30% in meno se il versamento viene eseguito entro i primi 5 giorni dal ricevimento dell’infrazione.

I braccialetti che aiutano a contrastare la cinetosi

Una soluzione alternativa ai rimedi omeopatici e naturali è rappresentata dai braccialetti per il mal d’auto, un’opzione sicura nonostante la loro funzionalità non sia comprovata scientificamente. Questi dispositivi sfruttano i principi orientali dell’agopuntura, i quali prevedono l’esercizio di punti di pressione specifici al fine di rilassare il sistema nervoso, contribuendo a creare una condizione generale di calma, aiutando a dominare le sensazioni di nausea e altri malesseri.

Il loro funzionamento è abbastanza semplice, infatti sono composti da una fascia elastica da mettere al polso, stringendo senza applicare una forza eccessiva, dopodiché basta spingere un piccolo bottoncino per fare pressione nella zona interna del polso, pochi centimetri al di sotto della fine del palmo della mano. Si tratta di un dispositivo economico senza nessun tipo di controindicazione, utilizzabile anche dai bambini.leaseplan.com


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