Bonus per le imprese:
decontribuzione per gli under 35. Uno dei primi bonus che il Governo ha voluto inserire nella Manovra economica per il 2021 è quello che incentiva le assunzioni dei giovani e permette al mercato del lavoro di rimanere attivo. In particolare, è stata introdotta un’agevolazione per le imprese che prevede una decontribuzione per tutte le realtà aziendali che assumeranno giovani under 35 anni. Inoltre, è previsto anche un bonus aggiuntivo per il Sud Italia.
Infatti, l’obiettivo del governo è duplice: da un lato l’esecutivo intende aumentare la platea di giovani occupati nelle aziende e dunque avvia una progressiva decontribuzione per tutte le imprese che assumeranno i giovani. Dall’altro lato, però, l’esecutivo ha voluto sostenere anche il mercato del lavoro nel Sud Italia, promuovendo le assunzioni dei dipendenti nelle aziende del Mezzogiorno. Le imprese che perseguiranno questo obiettivo potranno godere di una decontribuzione al 30% (misura già in vigore da ottobre, ma estesa ora anche per i prossimi 3 anni).
L’introduzione della decontribuzione per l’assunzione dei giovani è stata annunciata dal ministro del Lavoro Nunzia Catalfo attraverso i social. L’azzeramento dei contributi per gli under 35 varrà per i prossimi tre anni proprio per aumentare l’occupazione giovanile e combattere la disoccupazione. Per la fiscalità di vantaggio per otto Regioni che si trovano nel Sud Italia, invece, il ministro Giuseppe Provenzano ha voluto introdurre il taglio dei contributi al 30% per tutti i nuovi dipendenti assunti in Campania, Basilicata, Abruzzo, Molise, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna. Lo stanziamento di risorse per la fiscalità di vantaggio ammonta a 13,4 miliardi di euro solo nel triennio 2021-2023.
Bonus per le piccole e medie imprese: aiuti a fondo perduto Tornano anche i contributi a fondo perduto per le piccole e medie imprese con fatturati entro certi limiti. Come previsto dal Decreto Rilancio e poi confermato dal Decreto di Agosto, infatti, i finanziamenti potranno essere richiesti dalle attività economiche o commerciali aperte al pubblico. Dapprima si trattava dell’individuazione di alcuni Comuni italiani maggiormente colpiti dalla pandemia di coronavirus, ma con la Manovra il beneficio potrebbe essere esteso ad altre realtà. L’unico requisito da attestare – secondo i due decreti sopra citati – era quello di dimostrare la perdita di almeno un terzo del fatturato durante il lockdown rispetto a quello registrato nel 2019.
La misura dell’indennizzo, comunque, variava seguendo una certa logica:
Importo pari al 10% in caso di ricavi superiori a 1 milione di euro,Importo pari al 15% nel caso in cui i ricavi siano compresi tra 400 mila euro e un milione di euro,Importo pari al 20% della differenza per coloro che hanno registrato – nel 2019 – ricavi fino a 400 mila euro.Il massimo valore dell’importo erogabile è di 150 mila euro per le persone fisiche, mentre quello minimo è di 1.00 euro. Per i soggetti diversi dalle persone fisiche, invece, l’importo minimo ammonta a 2.000 euro.
Bonus per le famiglie: assegno unico per i figli a caricoUn’altra importante novità – altrettanto attesa – è la conferma dell’introduzione dell’assegno unico per i figli a carico che partirà da luglio 2021. Si tratta di un’agevolazione rivolta a tutte le famiglie che hanno – all’interno del loro nucleo familiare – un ragazzo fino a 21 anni. Gli importi dell’assegno, inoltre, partiranno da un minimo di 50 euro e arriveranno a un massimo di 250 euro.
L’assegnazione degli importi, da quanto si apprende, potrebbe seguire il criterio di proporzionalità rispetto al reddito, oppure variare sulla base dell’età del ragazzo. Era avanzata anche l’ipotesi di erogare il bonus direttamente al figlio maggiorenne per favorirne l’autonomia. Quel che è certo è che la platea di beneficiari del bonus potrà godere dell’assegno a partire dal 1° luglio 2021.
Sono circa 12,5 milioni i bambini e ragazzi – secondo le stime dell’Istat – che saranno protagonisti di questa nuova misura. Di questi, inoltre, circa 10,1 milioni sono minorenni in casa con i genitori. Attualmente, infine, sono 4,2 milioni le famiglie beneficiare dagli assegni al nucleo familiare, l’unica agevolazione attualmente in vigore per i nuclei con al loro interno un ragazzo fino a 18 anni. Da questo beneficio, però, rimangono escluse altre 2,4 milioni di famiglie che percepiscono, invece, redditi da lavoro autonomo. Con l’assegno unico la platea di beneficiari del credito si allarga. Da trendonline.it
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