13 Apr
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Il primo step (dopo Pasquetta) riguarda piccole aperture per le attività produttive, il secondo (dopo il 4 maggio) interessa una rimodulazione delle misure per spostamenti e uscite. Le due date per evitare gli esodi di Pasqua e del ponte 25 Aprile Primo Maggio

Primo step: dopo Pasquetta minima apertura attività produttive

L’Italia sembra vedere uno spiraglio di luce e si avvia verso la ‘Fase 2′ in due step, con la massima cautela ma anche con un po’ di ottimismo dopo settimane buie. Il giorno dopo Pasquetta, se i dati si confermeranno, ci potrebbe dunque già essere una qualche minima riapertura delle attività produttive mentre per riprendere a spostarsi e ad uscire di casa, pur tra mille precauzioni “perché il virus non è sconfitto”, bisognerà attendere almeno l’inizio di maggio.

Il secondo step: il 4 maggio

Ma quando verrà consentito alla popolazione di uscire di casa con regolarità o, ad esempio, andare nei parchi? Molto probabilmente non prima di maggio. E dovrebbe essere questo il secondo step. Una data possibile potrebbe essere quella del 4, per un motivo specifico: come per Pasqua – quando verranno aumentati i controlli di polizia e alcune Regioni stanno ipotizzando di chiudere intere zone agli ospiti che arrivano da fuori – c’è la necessità di evitare un ‘esodo’ nei weekend del 25 aprile e del 1 maggio.

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