25 Oct
25Oct

STUDIO LEGALE ARIELLO



Bonus imprese penalizzate dal COVID-19: ritornano i contributi a fondo perduto.


È ufficiale: il Governo riconoscerà aiuti economici per tutte quelle attività penalizzate dalle restrizioni introdotte dal nuovo decreto firmato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.


Causa diffusione ormai incontrollata dei contagi, il Governo ha deciso di introdurre nuove norme che inevitabilmente vanno a ridurre i fatturati di alcune attività professionali.


Ce ne sono alcune - vedi palestre, piscine, cinema e teatri - che devono chiudere già a partire da domani, lunedì 25 ottobre, mentre altre che pagheranno lo scotto delle altre restrizioni introdotte; ad esempio, le attività di ristorazione - quali ristoranti, pasticcerie, gelaterie, bar e pub - dovranno chiudere ogni giorno alle 18:00, rinunciando alla possibilità di lavorare nelle ore serali con cene e aperitivi.


A tal proposito, il Presidente del Consiglio in conferenza stampa si è detto rammaricato per questa decisione, tuttavia necessaria per evitare il collasso sanitario. Ma rassicura tutti coloro che pagheranno economicamente le conseguenze di questo DPCM annunciando l’arrivo di nuovi aiuti.


Nel dettaglio, in queste ore il Ministro dell’Economia - Roberto Gualtieri - e quello dello Sviluppo Economico - Stefano Patuanelli - hanno già cominciato a lavorare pensando ad una serie di ristori in favore di coloro che sono stati penalizzati dalle nuove norme.




A riguardo Giuseppe Conte “non vuole fare promesse”, in quanto “preferisce prendere un impegno”. Alcuni dei possibili aiuti sono già stati anticipati in conferenza stampa: ad esempio, verrà riconosciuta un’altra mensilità del Reddito di Emergenza, mentre per gli stagionali del turismo, i lavoratori dello spettacolo e gli intermittenti dello sport è in arrivo un nuovo bonus una tantum.

Uno dei primi aiuti annunciati da Giuseppe Conte che dovrebbe vedere la luce con un provvedimento ad hoc che verrà approvato nelle prossime ore è quello di un contributo a fondo perduto che sarà rivolto alle imprese penalizzate dalle disposizioni del nuovo DPCM.

Il Premier ha fatto riferimento a ristoratori, ai proprietarigestori di palestre e piscine, ma anche ai commercianti e agli artigiani che stanno risentendo del calo delle vendite. Per questi dovrebbe esserci una nuova erogazione di contributi a fondo perduto: un aiuto che - come spiegato da Giuseppe Conte in conferenza stampa - verrà accreditato direttamente sul conto corrente dell’interessato da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Bisognerà definire importi e requisiti per il riconoscimento, ma non è escluso che possa essere in parte confermato quanto già deciso con la prima erogazione di questo tipo di contributi.

Ricordiamo che il Decreto Rilancio ha riconosciuto questo aiuto alle imprese con ricavi e compensi non superiori ai 5 milioni di euro, con fatturato di aprile 2019 (adesso vedremo quale sarà il mese scelto come riferimento) che ha subito una riduzione del 33% rispetto allo stesso mese di quest’anno.

Per il calcolo del contributo a fondo perduto, invece, bisognava avere come riferimento questa differenza di importo e prendere una quota percentuale variabile a seconda del volume d’affari. Ossia:

  • 20% per soggetti con ricavi o compensi non superiori a 100.000€;
  • 15% per soggetti con ricavi o compensi compresi tra 100.000€ e 400.000€;
  • 10% per soggetti con ricavi o compensi compresi tra 400.000€ e 5.000.000€.

L’importo minimo del contributo a fondo perduto è però di 1.000 euro per le persone fisiche, 2.000 euro per gli altri soggetti.


Vedremo se questi criteri saranno confermati per questa nuova tranche di pagamenti dei contributi a fondo perduto, per la quale bisognerà attendere l’apposito provvedimento con il quale saranno stanziate le risorse necessarie.

Gli altri aiuti economici per le imprese penalizzate dal COVID-19

In conferenza stampa, il Presidente del Consiglio ha annunciato altri aiuti. Ad esempio, la previsione di un nuovo credito d’imposta per gli affitti di quelle attività penalizzate dalla crisi economica da COVID-19.

E ancora: stop per la seconda rata IMU - che verrà totalmente cancellata - in scadenza per il 16 dicembre 2020. Da Money.it.


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