15 May
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Il Consiglio dei ministri ha approvato il Decreto rilancio, definito da Conte un testo «complesso, con oltre 250 articoli, ma tenete conto che parliamo di 55 miliardi, pari a due manovre, a due leggi di bilancio».

Il decreto prevede moltissime misure fiscali per l’edilizia, tra cui l’ormai famosO SUPERBONUS 110%. In particolare analizzeremo l’Art. 128 del decreto (Incentivi per efficientamento energetico, sisma bonus, fotovoltaico e colonnine di ricarica di veicoli elettrici) e la sezione dedicata ai bonus per professionisti.

Decreto rilancio, tutte le novità per edilizia e professionisti

Superbonus al 100% per i lavori di efficientamento energetico effettuati a partire da luglio, a costo zero con la cessione del credito, ma non solo. Diventa possibile scegliere la cessione del credito al posto della detrazione del 50% anche per i lavori di ristrutturazione, da avviare ora o già fatti in passato. Il credito potrà essere ceduto anche alle banche. Questa la sorpresa sicuramente gradita del ddl rilancio approvato ieri sera.


Decreto rilancio, l’Art. 128 punto per punto

L’art. 128 del decreto è quello che include le misure fiscali per l’edilizia.

A seguire nell’articolo delineeremo un elenco dei provvedimenti contenente tutti i dettagli fondamentali.

Superbonus per la riduzione del fabbisogno energetico

La detrazione  del 110% riguarda le spese sostenute tra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2021 per tutti gli interventi specifici interventi volti ad incrementare l’efficienza energetica degli edifici (ecobonus) che consentono la riduzione di due classi energetiche dell’edificio. Riduzione di due classi di rischio, invece nel caso del sismabonus.

Al 110% anche il bonus per l’installazione dei pannelli fotovoltaici. Condizione essenziale, però, è che l’energia in eccesso sia ceduta alla rete.

La cessione del credito

Per questi interventi è prevista la possibilità di  cessione del credito, anche alle banche o dello sconto in fattura da parte dei fornitori. Le modalità attuative arriveranno più in là.

Le novità per le ristrutturazioni

Bisognerà attendere le istruzioni anche per cedere le detrazioni per ristrutturazione e per il bonus facciate. La bozza del ddl Rilancio prevede infatti anche in questo caso la possibilità di trasformare la detrazione fiscale in un credito d’imposta, da usare, dunque, per pagare altre tasse, ad esempio l’Imu, oppure da cedere a chi esegue i lavori o alle banche. In questo caso l’obbiettivo è quello di consentire di usufruire dell’agevolazione fiscale anche a chi non paga Irpef e quindi non è in condizione di godere della detrazione. La possibilità di trasformare la detrazione in credito riguarda anche le rate di lavori fatti in passato e delle quali non si è ancora usufruito.

Bonus 600 euro e professionisti

Proroga dei 600 euro versati dalle Casse per gli architetti anche per aprile e di maggio.

Bonus di 1.000 euro solo per i professionisti  e i co.co.co. iscritti alla gestione separata Inps.

Rinviato a settembre i versamenti di Iva e contributi già sospesi. Queste le novità del ddl Rilancio che conferma le scelte fatte dal governo in precedenza. Vediamole in dettaglio.

Il bonus a sostegno del reddito

Il decreto riconosce anche per i mesi di aprile e maggio 2020 l’indennità di 600 euro riconosciuta nel mese di marzo per il sostegno del reddito dei professionisti iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria.

Per il mese di maggio si introduce il “reddito di emergenza”, destinato al sostegno dei nuclei familiari in condizioni di necessità economica in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, individuati secondo specifici requisiti. Il Rem sarà erogato dall’INPS in due quote ciascuna pari all’ammontare di 400 euro. Le domande per il Rem devono essere presentate entro il termine del mese di giugno 2020;

Invece ai liberi professionisti e ai collaboratori coordinati continuativi (co.co.co) già beneficiari per il mese di marzo dell’indennità pari a 600 euro, viene automaticamente erogata un’indennità di pari importo anche per il mese di aprile. Per maggio, sempre per i liberi professionisti iscritti alla gestione separata INPS e i co.co.co, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, che abbiano subito una riduzione di almeno il 33% del reddito del secondo bimestre 2020 rispetto a quello del secondo bimestre 2019, è riconosciuta una indennità di 1.000 euro.

Rinvio dei termini  dei versamenti fiscali e contributivi

Prorogato dal 30 giugno 2020 al 16 settembre 2020 il termine per i versamenti di imposte e contributi, già sospesi per i mesi di marzo, aprile e maggio. I versamenti potranno essere effettuati in unica soluzione o rateizzati. Lo stesso slittamento per i  pagamenti per avvisi bonari e avvisi di accertamento in scadenza tra l’8 marzo e il giorno antecedente all’entrata in vigore del decreto.

Introdotta poi la sospensione della compensazione tra credito imposta e debito iscritto a ruolo: si consente di effettuare i rimborsi nei confronti di tutti i contribuenti senza applicare la procedura di compensazione con i debiti iscritti a ruolo.

Arriva anche la proroga termini per notifiche atti: gli atti per i quali i termini di decadenza scadono tra il 9 marzo 2020 ed il 31 dicembre 2020, sono notificati non prima del 1°gennaio 2021 e fino al 31 dicembre 2021.

Il credito per la sanificazione

Infine è previsto un credito d’imposta per la sanificazione degli ambienti di lavoro per tutte le partite Iva. Il credito è pari al 60 per cento delle spese sostenute nel 2020,  fino a un massimo di 60 mila euro per ciascun beneficiario.EDILTECNICO.IT


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