15 Apr
15Apr

Pensione anticipata in sostituzione del sistema previsto con quota 100.

La Riforma Pensioni 2020 del Governo Conte riscrive la Riforma Fornero 2012, che aveva apportato profondi cambiamenti al nostro sistema pensionistico e alcune gravi problematiche di carattere sociale, come la questione esodati con conseguenze su quelle che sono le pensioni oggi. Nel 2021 è prevista una nuova riforma previdenziale che introdurrà nuove formule di pensione anticipata in sostituzione di formule come la Quota 100, che rimane confermata come sperimentale per il triennio 2019-2021. Per il 2020 il Governo ha intanto previsto anche il rinnovo di Opzione donna e Ape Sociale .

Ipotesi di Riforma Pensioni 2021

Garantire un’adeguata flessibilità di uscitadal mondo del lavoro, introducendo anche dei meccanismi di premialità per le donne, rimane l’obiettivo chiave per la prossima Riforma delle Pensioni. A far discutere, nell’ambito della trattativa tra Governo e sindacati è in particolare il ricalcolo contributivo. In particolare le parti sociali vorrebbero preservare la quota retributiva eventualmente maturata, per evitare penalizzazioni troppo pesanti che potrebbero arrivare perfino al 30%.

In cima alla lista dell priorità ci sono le pensioni dei giovani: l’esigenza è di assicurare un assegno adeguato a fronte di carriere discontinue e stipendi bassi.

Da rivedere anche temi legati al reddito dei pensionati (14esima, rivalutazione assegni ecc.) e alla pensione complementare.

Il dibattito non è che all’inizio, l’obiettivo è arrivare ad una proposta condivisa di Riforma Pensioni da inserire nella Legge di Bilancio 2021.

Su PMI.it tutte le novità, le regole e le proposte migliorative che si sono avute negli anni successivi: guide ed esempi di calcolo, quali i requisiti minimi per l’accesso alle agevolazioni, le controversie sulla legge sulle pensioni, le ultime notizie sulle pensioni, rivalutazione e potere d’acquisto.


Quota 100. Il sistema vigente.

La Quota 100 è una misura cardine della Legge di Bilancio 2019, volta a contrastare gli effetti della Riforma delle pensioni 2011 del Governo Monti (Riforma Fornero). La Quota 100 è operativa dal 2019 (sperimentale fino al 2021), consente l’uscita anticipata dal mondo del lavoro per tutti coloro che vantano almeno 38 anni di contributi con un’età anagrafica minima di 62 anni (es.: un lavoratore con 39 anni di contributi e 61 anni di età dovrà attendere un anno per presentare domanda). Il tutto, senza penalizzazioni sull’assegno (se non quella dovuta al minore montante contributivo).


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