14 Apr
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Viaggi, come funziona la procedura di rimborso

Il decreto 9/2020 prevede rimborsi per i viaggi in aereo, bus, traghetto o treno acquistati da: 

  • persone residenti o domiciliate in Italia;
  • persone che hanno prenotato soggiorni o viaggi per turismo;
  • persone che hanno programmato la partecipazione a concorsi pubblici, manifestazioni o eventi pubblici e privati, anche culturali, ludici, sportivi e religiosi sul territorio nazionale annullati a causa dell’emergenza sanitaria;
  • persone che hanno acquistato un biglietto con destinazioni estere dove sia stato impedito o vietato lo sbarco, l’approdo o l’arrivo in seguito alla situazione emergenziale Covid-19.

Come fare la richiesta di rimborso

La richiesta di rimborso deve essere inoltrata entro 30 giorni dalla fine del divieto imposto (a oggi, quindi, 30 giorni a partire dal 3 maggio 2020), dall’annullamento o dal rinvio dell’evento programmato e dalla data di partenza prevista verso un paese in cui è stato imposto un divieto di ingresso. È necessario allegare il titolo di viaggio, la documentazione che attesti la partecipazione a concorsi pubblici, manifestazioni o eventi annullati a causa dell’emergenza sanitaria. Entro 15 giorni dalla richiesta il vettore o l’agenzia di viaggi deve procedere al rimborso integrale del biglietto o all’emissione di un voucher di pari importo utilizzabile entro un anno dall’emissione. 


Cosa fare se la compagnia aerea non risponde?

Nonostante le indicazioni fornite dal decreto, in diversi casi ci segnalano difficoltà a mettersi in contatto con la compagnia aerea per richiedere il rimborso o per ricevere informazioni riguardoil cambio dei biglietti acquistati e annullati in seguito all’emergenza sanitaria o non utilizzabili a causa delle restrizioni negli spostamenti imposti dal decreto “Io resto a casa”. Nella maggior parte dei casi si tratta di un disguido dovuto al periodo di sovraccarico di richieste che interessa anche il servizio clienti delle compagnie aeree. Che fare allora? Bisogna avere pazienza, considerando anche che i termini per i rimborsi scadranno a giugno (salvo ulteriori proroghe). In questi casi è consigliabile inviare una Pec alla compagnia aerea: così sarà possibile dimostrare di aver inoltrato la richiesta nei termini indicati dal decreto, cioè entro 30 giorni dalla fine del divieto imposto (fissato per ora al 3 maggio 2020).


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