10 Nov
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STUDIO LEGALE ARIELLO


Casi in cui la pensione slitta a 71 anni

Per coloro invece la cui carriera lavorativa ha avuto inizio dopo il 1 gennaio 1996 la situazione è bene diversa: è proprio per loro che sussiste il rischio che l’età pensionabile slitti da 67 a 71 anni.

Questi contribuenti rientrano nel sistema contributivo, non in quello retributivo, perciò oltre ad avere 5 anni effettivi di contributi devono possedere un ulteriore requisito fondamentale.

Nel momento in cui accedono all’età pensionistica dovranno aver necessariamente maturato una pensione uguale a 1,5 volte l’assegno sociale. Nel 2020 corrisponde a 459,83€ al mese quindi l‘assegno del contribuente pensionante non dovrà essere minore di 689,74€.

Per i soggetti che lavorano part-time la probabilità di slittamento è più facile per ovvi motivi.

Queste sono le 3 necessarie condizioni per accedere alla pensione all’età di 67 anni:

  • 20 anni contributi
  • 5 anni dei 20 di contributi devono essere effettivi
  • assegno del pensionante maggiore di 689,74€

Ricordiamo inoltre che a 71 anni l’unico requisito per accedere alla pensione è quello relativo ai 5 anni di contributi effettivi, quello dell’importo della pensione non conta.




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