Per coloro invece la cui carriera lavorativa ha avuto inizio dopo il 1 gennaio 1996 la situazione è bene diversa: è proprio per loro che sussiste il rischio che l’età pensionabile slitti da 67 a 71 anni.
Questi contribuenti rientrano nel sistema contributivo, non in quello retributivo, perciò oltre ad avere 5 anni effettivi di contributi devono possedere un ulteriore requisito fondamentale.
Nel momento in cui accedono all’età pensionistica dovranno aver necessariamente maturato una pensione uguale a 1,5 volte l’assegno sociale. Nel 2020 corrisponde a 459,83€ al mese quindi l‘assegno del contribuente pensionante non dovrà essere minore di 689,74€.
Per i soggetti che lavorano part-time la probabilità di slittamento è più facile per ovvi motivi.
Queste sono le 3 necessarie condizioni per accedere alla pensione all’età di 67 anni:
Ricordiamo inoltre che a 71 anni l’unico requisito per accedere alla pensione è quello relativo ai 5 anni di contributi effettivi, quello dell’importo della pensione non conta.
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