22 Feb
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Articolo a cura dell' Avv. Maria Cecere.
Fonte: ecc-net.Italia
euroconsumatori.


STUDIO LEGALE ARIELLO




Capita spesso, sarà successo forse anche a te, che il luogo in cui ci troviamo a concludere un contratto, che sia per l'acquisto di determinati beni o per poter usufruire di alcuni servizi, differisca da quello consueto del locale commerciale. 
Parliamo infatti del contratto stipulato a distanza.

Ma cosa si intende per contratto a distanza?

Semplice, facciamo ad esempio riferimento ai numerosi contratti che oggi sempre più facilmente si concludono via email, per telefono, posta elettronica o cataloghi online. Ebbene stiamo parlando proprio dei cosiddetti "Contratti a Distanza".

Per contratto a distanza si intende un contratto avente per oggetto la vendita di beni o servizi. La conclusione del contratto avviene con qualunque mezzo utile come il telefono, la posta elettronica o il catalogo e, dunque, senza la presenza fisica e simultanea del professionista e del consumatore.
Apriamo una parentesi precisando che tale tipo di contratti differisce per sua natura sia dai contratti stipulati fuori dai locali commerciali che da quelli stipulati all'interno di essi.

 Imparare a Difendersi: obblighi di Informazione!

Nell’ambito dei contratti conclusi a distanza e fuori dai locali commerciali nonché di quelli conclusi nei locali commerciali, prima che il consumatore sia vincolato da essi, il professionista è tenuto a fornire al consumatore, in maniera chiara e comprensibili, una serie di informazioni:

  • l'identità del professionista, l'indirizzo della sede ed i recapiti per contattarlo;
  • le caratteristiche essenziali del bene o del servizio e il relativo prezzo comprensivo delle spese di consegna e delle eventuali imposte;
  • le modalità di pagamento, consegna o esecuzione del contratto;
  • l'esistenza del diritto di recesso, le condizioni, termini e procedure per esercitarlo, nonché il modulo tipo di recesso;
  • la durata del contratto e, in caso di tacito rinnovo, le condizioni per recedere;
  • il costo di utilizzo della tecnica di comunicazione a distanza, se non è calcolato sulla tariffa di base;
  • un promemoria dell'esistenza della garanzia legale di conformità per i beni.

Il professionista è tenuto, inoltre, a fornire le informazioni in modo appropriato al mezzo di comunicazione impiegato. Per esempio, se tali informazioni vengono presentate su un supporto durevole, come carta, DVD o e-mail devono essere comprensibili. In merito ai contratti conclusi a distanza, inoltre, l’obbligo di pagamento deve essere immediatamente riconoscibile dal consumatore e prima che lo stesso proceda con la conferma dell’ordine. Inoltre, eventuali pagamenti supplementari facoltativi dovranno essere espressamente accettati dal consumatore. Nel caso, invece, dei contratti negoziati fuori dai locali commerciali, il professionista è tenuto a fornire una copia del contratto firmata sempre su un supporto cartaceo o durevole. 

Consegna:

Una volta stipulato un contratto a distanza o fuori dai locali commerciali, il professionista ha l'obbligo di provvedere alla consegna del bene o alla fornitura del servizio senza ritardo e, al più tardi, entro 30 giorni dalla conclusione del contratto, salvo che non si sia concordato un diverso termine. Se la consegna non avviene nei termini stabiliti, il consumatore concede al professionista un termine supplementare congruo entro cui effettuare la consegna. Se anche quest’ultimo decorre inutilmente, è possibile chiedere la risoluzione del contratto, il rimborso del corrispettivo versato e, in alcuni casi, il risarcimento del danno.

Diritto di recesso:

Per i contratti conclusi a distanza o negoziati fuori dai locali commerciali (art. 52 Codice del Consumo) è previsto il diritto di recesso inteso come il diritto del consumatore ad avere un ripensamento sul contratto concluso e richiederne il recesso senza dover fornire alcuna motivazione in merito.Tale diritto non può essere esercitato nel caso di acquisti effettuati in negozio a meno che la politica del venditore non preveda tale possibilità.

 Il diritto di recesso va esercitato entro 14 giorni che decorrono dalla consegna, se si è acquistato un prodotto, o dalla conclusione del contratto se l’acquisto riguarda un servizio.  Sebbene la normativa abbia predisposto dei moduli con contenuti standard per comunicare il recesso dal contratto, è possibile esercitare tale diritto mediante una semplice dichiarazione esplicita da inviare al professionista. Tuttavia, il rispetto del termine dei 14 giorni è fondamentale, pertanto, è importante utilizzare canali di comunicazione che, all’occorrenza, possano documentare la data di invio. Spetta al professionista informare il consumatore sull’esistenza del diritto di recesso; in mancanza di tale informazione il termine per esercitare il diritto di recesso scade 12 mesi dopo la fine del periodo di recesso iniziale. Se, invece, il professionista fornisce queste informazioni entro 12 mesi dalla conclusione del contratto, il periodo di recesso termina 14 giorni dopo il giorno in cui il consumatore riceve le informazioni. A corredo del diritto di recesso, la norma prevede il diritto del consumatore ad ottenere il rimborso integrale del corrispettivo versato.Il diritto di recesso è escluso per alcune tipologie di prodotti e servizi, come, ad esempio, per le bevande alcoliche, i beni confezionati su misura o quelli che rischiano di deteriorarsi o a scadere rapidamente, per beni sigillati che non si prestano ad essere restituiti per motivi igienici e aperti dopo la consegna e in caso di fornitura di registrazioni audio-video, giornali ecc… Inoltre, il diritto di recesso è escluso in caso di acquisto tramite asta pubblica, prenotazioni di alloggi non residenziali, noleggio auto e di contratti di trasporto.

Una volta che il consumatore recede dal contratto è obbligato a restituire al professionista il bene ricevuto entro 14 giorni dalla comunicazione del recesso e, allo stesso tempo, il professionista deve rimborsare il consumatore entro il medesimo termine.


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